1. |
Dandy Pub
03:55
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C’era il tempo delle mele
e prima di Paolo e Francesca,
il tempo dei romantici
e quello dei vampiri,
ed erano i tempi
che le storie d’amore
seguivano un copione
invariato da una vita
e si diceva “Che noia”
e si diceva “Facciamola finita...”
Dan dy Pub
la mia ragaz za
Dan dy Pub
n’è più la stes sa
Dan dy Pub
la mia ragaz za
Dan dy Pub
ha cambiato ses sa.
C’era il tempo della chiesa
e il tempo delle streghe
poi vennero le femministe
e il tempo di Pannella
ed erano tempi duri
dove ci si batteva per i diritti
e si buttavano i copioni
si uccidevano i registi
“Stasera si recita a soggetto,
stasera cantiamo un nuovo motivetto”:
Dan dy Pub
la mia ragaz za
Dan dy Pub
n’è più la stes sa
Dan dy Pub
la mia ragaz za
Dan dy Pub
ha cambiato sessa.
C’era il tempo delle mele
e prima di Lancillotto e Ginevra,
ora è tempo che un etero ragazzo
si contempli a vita il mazzo
e lo consoli con parole dolci
e lo lusinghi con attenzioni
come “Il vecchio” di Guccini
raccontandogli di tempi migliori.
“Ora siamo fuori moda
nascondiamoci dall’arrivo della ronda
(Parlato: -Ma che ronda è?-.
-La ronda del piacere!!-
-Ah bè...-)
Dan dy Pub
la mia ragaz za
Dan dy Pub
n’è più la stes sa
Dan dy Pub
la mia ragaz za
Dan dy Pub
ha cambiato sessa.
Voglio tornare al tempo delle donne,
di Francesco Nuti in “Donne con le gonne”...
Ma non si può...
Dan dy Pub
la mia ragaz za
Dan dy Pub
n’è più la stes sa
Dan dy Pub
la mia ragaz za
Dan dy Pub
ha cambiato sessa
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2. |
Che insetto ti ha punto
02:56
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Non ti vedo da mesi
stai facendo la Tesi
ci siamo autosospesi
come 2 eschimesi
quando tornato da Jesi
questione di odontogenesi
mi appari con la pancia con l’extension!
Che insetto ti ha punto?
Che insetto ti ha punto?
Doveva essere bello grosso
se non ti ho vista per 7 mesi
E mi dici la Tesi
quella sugli Ateniesi
In verità, la sospesi
troppi i sangiovesi
-nottate coi calabresi
-mi appari con la pancia con l’extension!
Che insetto ti ha punto?
Che insetto ti ha punto?
Doveva essere bello grosso
se non ti ho vista per 8 mesi.
Non ti vedo da un mese
prego anche in cinese
ma tu mi appari con la pancia con l’extension!
Che insetto ti ha punto?
Che insetto ti ha punto?
Doveva essere bello grosso
se ti presenti dopo 9 mesi.
Antefatto
Si presenta l’ex ragazza in evidente stato di gravidanza.
Il ragazzo le osserva la pancia per un minuto...“Che insetto ti ha punto?”
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3. |
Contanti
03:53
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Con-tanti con-tanti con-tanti...
Ci sono quelli / che amano la mamma,
ci sono quelli / che picchiano i gatti,
tra i miei amici / qualcuno è pederasta
e a qualcuno, / dicerto, piace l’asta,
ma dei difetti / quello che è peggiore
è chi non offre / da bere al barazzo
quello proprio non ha / capito un cazzo
di come vivere, dello stare al mondo...
....e quando vede una donna sola
lui pensa: -Ci provo quando è sottocosto...,
si dice che prima che si muova un morto
in genere ci voglia una vita intera.
Con-tanti con-tanti con-tanti...
Avidi, tirchi, usurai /
calcolatori, venali, veniali, /
spilorci, taccagni, marrani /
avaracci alla Moliere
chi ha il cuore a forma di salvadanaio
nasce e muore dentro un rettilaio.
Con-tanti con-tanti con-tanti...
Ci sono quelli / che ammazzano la mamma,
ci sono quelli / che evadono le tasse,
tra i miei parenti / qualcuno è scissionista
e su youtube / è proprio un grande artista,
ma dei difetti / quello deprecabile
è chi rinuncia / a vivere la vita
ai compleanni, / l’avaro, si autinvita
ma di torta non ce n’è.
...e quando vede una donna incinta
pensa: -Se ci provavo / allora, avrei una moglie-.
si dice che chi /rubi le scarpe al morto
in genere poi morirà scalzo.
Con-tanti con-tanti con-tanti...
Avidi, tirchi, usurai /
calcolatori, venali, veniali, /
spilorci, taccagni, marrani /
avaracci alla Moliere
chi ha il cuore a forma di salvadanaio
nasce e muore dentro un rettilaio.
Con-tanti con-tanti con-tanti...
Avidi, tirchi, usurai /
calcolatori, venali, veniali, /
spilorci, taccagni, marrani /
avaracci alla Moliere
chi ha il cuore a forma di salvadanaio
nasce e muore dentro un rettilaio.
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4. |
Artista bonsai
03:15
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Sono un artista, lo sai,
l’attizzatoio dei guai,
il tuo gattomammone
ma le fusa me le faccio da sole
Sono un artista bonsai
il vino che non invecchia mai
ma quando torno a casa
e non trovo nessuna spesa
apro il frigo
e mi faccio la lampada.
Sono un artista, “del mai”
chiedimi e non otterrai,
il sorcetto che fa da cavia
una X tra Milan e Juve Stabia,
Ti ricordo del mio postapay
batti un colpo se ci sei,
ma quando torno a casa
e non trovo nessuna spesa
apro il frigo
e mi faccio la lam pada.
Ti ricordi lo scambio dell’anello
poco importa se era solo un tarallo,
ma quando torno a casa
e non trovo nessuna sposa
apro il frigo
e mi faccio la lampada.
Sarò artista per sempre
canterò fino all’ultimo dente,
mi troverai affacendato nei bar
tu con la prole, io con la libertà,
Sarò artista e poi basta
al figlio punk, fagli la cresta,
ma quando torni a casa
e non trovi nessuna rosa
apri il frigo
e fatti la lampada.
ma quando torni a casa
e non trovi nessuna rosa
apri il frigo
e fatti la lampada.
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5. |
Una vita per la SNAI
03:57
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Volevo vincere alla SNAI
Volevo rifarmi di tutti i miei guai,
da una vita in sordina
a un’avvenire tutto in vetrina!
Volevo diventar Gheddafi
abitar sui motoscafi
guardie scelte con i pettorali
vestirmi come un rastafari, ma...
non lo divenni mai.
Così avrei comprato tutto
dall’Unicredit al Siena Calcio,
dalle uova con il prosciutto
al caviale nel narghilè!
Sarei diventato stronzo
col cellular di bronzo
una limousine alta un palazzo
nudo a Chicago senza imbarazzo, ma...
non lo divenni mai.
Una vita per la Snai
Circolo del Biliardo altro che Dubai
una vita per la Snai
fisso il cielo come un moai...
Gol No Gol no Gol
E adesso che sono pensionato SNAI
non reggo più il gioco, vado avanti a tocai
sono finito sul serio in vetrina
accendo e spengo i monitor sull’ippica....
Fisso il culo a tutti i cavalli
gli scommetitori negli intervalli
le mie mani son piene di calli
non tocco un euro da ventanni, ma...
non lo divenni mai.
Una vita per la Snai
Circolo del biliardo altro che Dubai
una vita per la Snai
più fedele di un guerrier masai.
Gol No Gol no Gol
con l’handicap con l’handicap
Risultato Esatto Risultato Esatto...
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6. |
Tolè (Zikipakipù)
05:37
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C’è un quartiere di Bologna dolce come la mela cotogna
Che se l’addenti ci lasci i i denti specie quelli davanti
e venne un uomo come uno sputnik atterrò nel quartiere beatnik
pantaloni alla zuava e pappagorgia come una rana
Lui sa che l’amore è come un pugno, una canzone di Toto Cutugno
Ma al corazon non si comanda, come il carrozzon della Renata…
E avanti da sé, avanti da sé, Via Libia è come Saint Tropez,
e avanti da sé, avanti da sé, in Via Paolo Fabbri incontrai di te,
e vieni con me, “Sì”, vien con me, “Sì”, ti mostro il mio bel separè
non te preoccupès, “No”, non te preoccupès, “No”, la mia amica dorme fino alle tres,
vengo con te, “Sì”, vengo con te, “Sì”, padroneggio spagnolo come Joaquin Cortes
Son di Tolè, “Eh?”, son di Tolè, “Eh?”, importo esporto patate novèl,
americane, gialle, rosse, al selenio oppure no
Se diventi la mia mujer, “solo se”, diventi la mia mujer, “solo se”, diventi la mia mujer
te ne svuoto un camion davanti a... te!
Son di Tolè, importo esporto patate novèl Se diventi la mia mujèr por toda la vida, purè!
E’ di Tolè, importa esporta patate novèl Se diventi la sua mujèr por toda la vida, purè!
C’è un momento della vita in cui sei ricettacolo di sfiga
ti lamenti della suerte, ogni momento “ma li muerte”
al nostro eroe la spagnolita fece il backup del girovita
e col portafogli alla zuava lo chiuse a chiave e poi filava
si svegliò di soprassalto narcotizzato dallo psicofarmaco
ululando come un carlino accelerò il finale alternativo
E fatemi uscir, fatemi uscir, sono in mutande, ma non sono freak,
fatemi uscir, fatemi uscir, ho latifondi e terreni da Imola a qui,
non uscirai, “no”, non uscirai, “no”, fece una voce afrobebop,
finchè mi dirai, “sì”, finchè mi dirai, “sì”, il codice ibàn della mastercard
8543, 8543, Alfieri Giuseppe nato a Tolè
nipote di contadin, bonifiche x Mussolin... se apri ti do i miei quattrin,
spalancò la porta un nerettone alto 2 metri largo 3...
Se diventi il mio mujer, “solo se”, diventi il mio mujer, “solo se”, diventi il mio mujer...
por toda la vita purè!!!
Son di Tolè, importo esporto patate novèl Se diventi il mio mujèr por toda la vida, purè!
E’ di Tolè, importa esporta patate novèl Se diventi il suo mujèr por toda la vida, purè!
Tolè, Tolè oh Tooleeeeè...... olè!
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7. |
La corriera del mattino
04:25
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Sulla corriera del mattino
col tuo alito vicino
scartavetrato a Mirafiori
o alla Ilva zona Tamburi
neanche Iva Zanicchi
ti salverà dai pidocchi
sull’Arca di Noè.
“Cambierà, ma quando cambierà?”.
C’è Francesco con la piorrea
è innamorato di Andrea
laurea in economia e commercio
per finire allo smercio
C’è Anna con un figlio
dentro la panza che rimbalza
il germinatore se ne è andato
e l’affitto di casa
lo paga lei.
Sulla corriera del mattino
col tuo alito del vicino
traghettato a Ceramiche Faenza
Del Verde zona Lanciano
neanche Nina Zilli
ti salverà dai bacilli
pettinatura alla “winehouse”
“Cambierà, ma quando cambierà?”.
C’è Mohamed che sa sorridere
molto più di tutti noi
vende accendini dalle 8 alle 8
è una fortuna se non si bagna.
C’è Luisa la contrabbandiera
ha i denti fosforescenti al buio
è uno spettacolo in galleria
sembran lucciole che ballano.
C’è Francesco che ha preso coraggio
ha mandato un “ti amo” ad Andrea,
andrà in cassaintegrazione a Maggio
si sposerà con lui a Rotterdam
un figlio per ogni licenziamento,
tanto Andrea è in Parlamento
tanto Andrea è in Paramento
inteso quello Europeo.
Anna ha rotto le acque in curva
prima ha cucito lo strappo con la famiglia
quando il figlio nascerà
avrà una padre un po’ cincillà
e Muhamed ha buttato gli accendini
dal ponte dei sospiri a Venezia
e sotto braccio con la contrabbandiera
si bagnano fino a sera.
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8. |
Topicida
04:33
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Un giorno / tutto questo sarà tuo
diceva / la nonna
e tutti noi / ad aspettare
volevamo bene alla nonna
ma lei non moriva mai, non moriva mai,
ma lei non moriva mai, non moriva mai.
Basta avere / un poco di pazienza
ho già fatto / testamento
e quando / verrà il momento
il buon dio mi chiamerà
ma dio non chiamava mai, non chiamava mai,
ma dio non chiamava mai, non chiamava mai.
Fu così che / abbiamo escogitato
di dare / una mano a dio
e / ci siam decisi
per il topicida...
Buonasera vorrei un veleno per topi
e che sia il più potente
e che non alteri i valori del sangue
insomma un veleno che ammazzi all’istante
Lo metta nella gelatina di frutta
i topi, sa, ne vanno pazzi
quando muoiono fanno un po’ schifo
ma poi con la scopa dalla terra ramazzi
che invenzione la derattizzazione!
20 euro e ne intaschi un milione.
La polizia / fece irruzione
che / imboccavamo nonna
era / da un mese e passa
3 milligrammi al giorno
ma lei non moriva mai, non moriva mai,
ma lei non moriva mai, non moriva mai
Un giorno / tutto questo sarò tuo
ora nonna ci saluta / sulle sue gambe
e noi / come dei sorci
a ringhiar dietro le sbarre...
Buonasera vorrei un veleno per topi
e che sia il più potente
e che non alteri i valori del sangue
insomma un veleno che ammazzi all’istante
Lo metta nella gelatina di frutta
i topi, sa, ne vanno pazzi
quando muoiono fanno un po’ schifo
ma poi con la scopa dalla terra ramazzi
che invenzione la derattizzazione!
20 euro e ne intaschi un milione.
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9. |
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Oggi è un momento storico speciale
Dopo l’Uomo di Neanderthal
E Prima del Macrocefalo di Ancona
Quando hai una pelliccina Che ti fa male
E come saltasse in aria
Il cane con la moglie
Quando hai una rapporto edipico Col tuo patrimonio
gli psicologi aprono le braccia
al tuo portafoglio
Sono depresso, depresso, depresso,
C’è la crisi, mi sento in croce, mangio la crusca…
come cipresso, cipresso, cipresso,
nell’attacco di panico ci costruisco l’attico
Tutti depressi, depressi, depressi,
cassaintegrazione, l’inazione, integrazione,
come Leo Messi, Leo Messi, Leo Messi
tichitachi la vita in un infinito pallone
Ma abusar della parola depressione
È come far sesso con un carabiniere
E dire che l’hai fatto col vicequestore…
Oggi è tornata l’era glaciale
Dopo il Mammuth in pelliccia
E Prima dell’Elefante bonbone
Chi si estingue, su Vogue appare
Con l’asteroide che
c’entra in pieno l’ombrellone
Quando sotto stress
diventi un dinosauro
È tutta colpa del transfert
da Scalfari a Ezio Mauro.
Sono depresso, depresso, depresso,
agorafobico, anfibico, metallofono,
amleto del cesso, del cesso, del cesso
primo attore dello scopettone
Tutti depressi, depressi, depressi,
muore il pc, crolla la bors, Ignazi la Russ…
Antony Perkins, Perkins, Perkins
nel tuo conflitto irrisolto ci passi le feste
Ma abusar della parola depressione
È come far sesso con un prete
E dire che l’hai fatto con...
“Tu sei il mio xanax
Altro io non ho
Tu sei il mio sostegno
La mia felicità
Quando sono eccitato
Prendo il calmante,
ma quando son triste
con l’eccitante
torno su,
niente nella vita
ci separerà
e per sempre nel tuo amore vivrò”.
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10. |
La fine del futuro
04:42
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Come sono caduto in basso
vuoto dentro, vuoto fuori
mi hai tolto tutto
o ti ho dato tutto io?
Come son caduto in basso
non riesco più rialzarmi
mi ha rubato tutto
o ti ho regalato tutto io?
Come un guanto rivoltato
alla ricerca di uno spillo,
un cane con la pancia all’aria
in attesa di carezze
Un paradiso che cerca il suo inferno,
un canarino cieco
che vola nella stanza
per la gioia dei bambini.
Come una porta disegnata
durante l’isolamento,
i frangiflutti sconvolti
dal maremoto della notte
Come l’abbraccio di due condannati
a non vedersi più,
come l’ultima poesia
scritta il giorno dopo
la fine del futuro.
Oggi il vuoto mi ha preso
schiavo del passato, su una nave,
ammanettato a cento altri
fantasmi di ex ragazzi.
Dove va la nave del tempo?
A chi donare tutto questo amore
se lo getto in mare, va a fondo,
e se sono io a gettarmi
tu mi tieni a galla?
Come un guanto rivoltato
alla ricerca di uno spillo,
un cane con la pancia all’aria
in attesa di carezze
Un paradiso che cerca il suo inferno,
un canarino cieco
che vola nella stanza
per la gioia dei bambini.
Come una porta disegnata
durante l’isolamento,
i frangiflutti sconvolti
dal maremoto della notte
Come l’abbraccio di due condannati
a non vedersi più,
come l’ultima poesia
scritta il giorno dopo
la fine del futuro.
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11. |
Cerco casa
04:13
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Cerco casa almeno da un mese
la troverò in un altro paese
avevo casa alla stazione
ma me l’han fottuta... come un coglione!
Coro femminile: Ma gliel’han fottuta... come un coglione!
Vidi un giorno la stella cometa
presi l’Italia per la via della seta
da Reggio Emilia a Reggio Calabria
ma ho trovato solo la scabbia.
Coro: Ma ha trovato solo la scabbia!
Dormirò dentro una golf,
dormirò nella valle del Po, ma...
Cerco casa almeno da un mese...
Cerco casa almeno da un anno
lo troverò per il mio compleanno?
Mi basterebbe anche un mini pollaio
il cilicio ce l’ho, mi manca il saio.
Coro: Il cilicio ce l’ha, gli manca il saio.
Un giorno dissi: -Vado a Cinecittà-
tutto il paese pensò: -Che cazzo fa?-,
persi il lavoro e con esso la moglie
ora ho capito cosa sono le doglie
Coro femminile: ora ha capito cosa sono le doglie!
Dormirei in fondo a una tomba,
dormirei abbracciato a una bomba, ma...
Cerco casa almeno da un anno...
Cerco casa quassù in Paradiso
i santi mi odiano ma con il sorriso,
ho avuto un incontro del terzo tipo
“Vieni con me amore, ti ospita Zico-.
Coro femminile: Vai con lui, ti ospita Zico!
Dormirò tra le sue braccia
mi pungerà con la barba la faccia, ma...
Non è niente male la vita col trans
lo mando all’Inferno e lui ci va
torna in cielo con banconote da cento
Zico ti amo, sono morto e contento
Coro femminile: Zico ti ama, è morto e contento!
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12. |
Lucia delle notti
05:05
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Ci sono sere in cui mi manchi
mi manca la tua follia
la tua intelligenza
Mi manca il tuo vestito viola
che corre sui muri di Bologna
mi manca il Circolo del Biliardo
la colletta del vino in Piazza
Complici nel prendere per il culo
e darlo in culo all’esistenza.
E si correva dietro un’arancia marcia
la si calciava sotto la traversa
in una notte di Aulla
ed era il tempo che sempre tempo
e che questo per dio bastava:
bastava avere venti anni
rimandando ogni promessa
c’ero io, il presente, la Piazza
e la Comandantessa.
E mi svegliavo non prima del pomeriggio
in case sempre diverse
e non sempre affittate
trapuntato di tessere arci
e fototessere in pose beniane,
non mi addomesticavo
neanche le urla dei genitori
alla richiesta di voti
più falsi di me.
E si tornava a piedi dal Parco Nord
con voragini al posto del cuore
improvvisando “Battiato” d'annata
io, te, Rimbò e Capobanda
con le palle piene di vita,
e tutto intorno pareva la vita,
la migliore vita, sul serio
“Giuro di esserci sempre
anche quando non ci sarò più”.
E si correva dietro un futuro
che non avremmo raggiunto mai
che non ci avrebbe visto insieme.
E se qualcuno gli avesse detto
a quei due magnifici ragazzi randagi
che si cresceva, ci si perdeva,
ci si salutava,
loro gli avrebbero riso in faccia
ubriachi come uccelli
dietro un’arancia marcia.
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Gian Marco Basta Bologna, Italy
Cantautore bolognese, inizia la sua carriera come poeta. Nel 2009 partecipa al Laboratorio di teatro-canzone di Jannacci
alle Scuole Civiche di
Milano. Nel 2013 partecipa ai laboratori teatrali condotti da Dario Fo e Franca Rame, alla Libera Università di Alcatraz e pubblica l’album “Teatrino di Basta”, co-prodotto dall’Ass.ne Studio SoundLab. Nel 2016 esce per FonoFabrique “Secondo Basta”
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